FACEBOOK FACCIA IL PADRONE A CASA SUA E NON SUI PROFILI

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PRINCIPI COSTITUZIONALI AFFERMATI DAL TRIBUNALE DI ROMA CHE RIGETTA ANCHE IL RECLAMO DELLA MULTINAZIONALE

26 MAGGIO 2020 – Altra suonata per Facebook che aveva bloccato vari profili e per questo aveva ricevuto l’ordine del Tribunale di Roma di ripristinare immediatamente quello di “Casapound” che con ricorso per provvedimento d’urgenza si era tutelato per le vie giudiziali. Ora il Tribunale di Roma, in composizione collegiale, ha rigettato anche il reclamo proposto dalla multinazionale che annovera centinaia di milioni di profili in tutto il mondo e che pretendeva di ingerirsi sui contenuti delle opinioni degli iscritti. I giudici della Capitale, con un provvedimento diametralmente opposto rispetto a quello assunto per il ricorso proposto da “Forza Nuova”, hanno esaminato tutti gli aspetti del contenzioso e ne hanno risolti alcuni che, per la valenza di principi attinenti ai diritti delle persone, potranno costituire linee-guida a livello mondiale contro ogni censura.

L’oscuramento dei profili aveva fatto emergere tematiche connaturali alla stessa libertà di espressione del pensiero tutelata dalla Costituzione, rendendo non più rinviabile una tutela immediata e, quindi, effettuata tramite il provvedimento d’urgenza, richiesto dagli avvocati Augusto Sinagra di Roma e Guido Colaiacovo di Sulmona.

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